مرايا الصباح نص مترجم للايطالية بقلم عبدالكريم العامري ترجمة الدكتورة اسماء غريب


Gli specchi del mattino
‘Abd al-Karīm al-‘Āmirī -Iraq Traduzione di Asma Gherib
*

È da sempre che ti cerco in ogni dove:
tra le macerie delle città scomparse,
negli angoli delle dimore insonni,
sui volti dei cari andati via
senza salutarci,
nelle notti infestate dagli incubi,
tra i diari che documentano le ingiustizie subite,
nei giorni aridi,
dentro i giardini calpestati dai ferri,
nelle lingue della passione
ferocemente sgozzate,
e nelle canzoni delle madri che hanno abbandonato i prati.
Ti cerco in ogni luogo,
vorrei trovare anche una sola ciocca dei tuoi capelli neri
o una lacrima che condurrebbe a te,
vorrei sentire al meno un tuo bisbiglio
portato dalla notte
o trovarti, un’ombra fresca 
che mi dona pace e tenerezza
nei giorni afosi.
Il tuo volto dopo tanti anni passati
è ancora stampato nei miei occhi; 
lo vedo nei volti delle donne care,
dei bambini che portano gli specchi del mattino
e degli spossati che baciano la fortuna nei libri antichi.
Lo vedo nei tronchi delle palme del sud
e delle querce del nord,
e nelle acque del Tigri e dell’Eufrate
mentre lavano la stanchezza degli anni.
Quanto tempo è passato
e tu venivi e scomparivi solo nei sogni,
cercavo di afferrare i momenti della tua compagnia
che restano comunque solo uno stormo di grandule in volo.
Ti cerco, una gioia inesistente
e i miei piedi smarriscono le strade
dimmi tu, battito dolce
quale il sentiero che porterebbe a te?
Solo adesso
ti sento vicina
pensavo che questo momento non arrivava mai
ma eccomi che sto salendo con te la scala dell’amore
ed eccoti fiorente dopo doglie lunghe e dolenti.
Ti ho trovato,
un battito tra le pieghe dell’animo,
un fiore nei giardini della mia vita stanca dalle partenze,
un bisbiglio notturno,
una musica dolce,
un’apparizione,
una pioggia d’amore e di calore,
una vita nuova che aggiungo ai miei quarant’anni.
Adesso inizia il mio alfabeto con te
là dove si sono fermate le lingue di tutti gli illuminati.

النص العربي:


مرايا الصباح بقلم: عبد الكريم العامري/العراق

منذ زمان أبحث عنك
بين ركام المدن المندثرة
في زوايا البيوت المغلفة بالأرق
في وجوه الأحبة الذين غادروا دون وداع
في ليالٍ لم تبارحها الكوابيس
في دفاتر أيامي الملغومة بالضيم
في نهاراتي القاحلة
وحدائقي التي داسها الحديد
في لغات العشق المذبوح من الوريد الى الوريد
في ترنيمة الامهات اللاتي غادرن الحقول
أبحث عنك، هنا…..هناك…
علّني أجد خصلة من ليل شعرك
او دمعة تدلّني عليك…
علّني اسمع همسة
هرّبها الليل.
علّني في هزيع النهار ألاقيك ظلاً
يمنحني الدفء.
……
……
كم عام مرّ،
ووجهك عالق في ناظري..
أراه بوجوه النساء الحميمات
بوجوه الصبية يحملون مرايا الصباح..
بوجوه المتعبين يقلّبون حظوظهم في صحف عتيقة..
بجذوع نخل الجنوب، وبلوط الشمال..
بأمواه الفراتين تغسل تعب السنين..
كم عام مر،
وأنت تجيئين حلماً وتمضين..
أحاول الامساك بلحظةٍ مؤنسة
لكنها مثل سرب القطا تطير.
أبحث عنك كمن يبحث عن فرحةٍ ولّت
تتيه فرط المسافات قدماي
أيّ طريق تؤدي اليك..يا نبضةً لما تزل خافتة..؟
…..
…..
الآن فقط.. قرّبتني المسافاتُ منك..
خلتها لن تجيء، لن تحتفي بي..
لن ترتقي وايّاي سلّم العشق
لكنّها أينعت في مخاض طويل..
وجدتك نبضةً في حنايا الروح،
زهرةً في حدائقَ عمرٍ أتعبه الرحيل..
همسةً في آخر الليلِ وعزفاً خفيضاً..
ألمحكِ طيفاً، وزخة عشق ، ودفئاً..
ألمحكِ عمراً جديداً يضاف الى ما انتهى به الاربعون..
الآن فقط.. تبتدأ لغتي معك حيثما تنتهي
كل لغات المشرقين.

مجلة بصرياثا الثقافية الأدبية

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